La crescente diffusione delle attività di divulgazione degli standard di sostenibilità e impatto a livello globale ha comportato l’ingresso e l’ascesa, a livello mondiale, di un nuovo tema: la trasparenza d’impatto. Ma nei paesi emergenti e in via di sviluppo il mercato è davvero pronto ad adottare la normativa sulla divulgazione delle informative di sostenibilità, soprattutto quando si parla di PMI che fanno parte di catene di fornitura regionali e/o globali attraverso i loro legami con entità più grandi? Inoltre, nella progettazione di tali standard, seppur di rilevanza globale, c’è stato un livello relativamente basso di coinvolgimento da parte dei principali stakeholder attivi delle economie emergenti. 

Questi interrogativi e riflessioni sono la base di partenza del Report “Impact Transparency From The Ground Up”, recentemente pubblicato da GSG Impact, di cui SIA è national partner italiano, per fare chiarezza su alcune delle principali sfide e opportunità in cui si imbatteranno le economie emergenti e in via di sviluppo rispetto al tema della cosiddetta impact transparency. 

Nel corso di tre mesi, GSG Impact, supportato dai suoi partner nazionali, ha intervistato oltre 500 stakeholder in Africa, America Latina e Sud-est asiatico. Tra questi figurano rappresentanti di: società quotate e non quotate, micro, piccole e medie imprese, regolatori finanziari, borse, società di contabilità e revisione contabile, organismi nazionali di normazione contabile, agenzie governative, associazioni di settore, federazioni di contabili, banche di sviluppo pubblico, investitori e mondo accademico.

Per sviluppare una base di rendicontazione globale realmente inclusiva, il documento sottolinea la necessità di:

  • considerare le realtà delle PMI, comprese quelle che operano informalmente;
  • integrare la regolamentazione con incentivi market-driven per promuovere l’adozione delle informative di sostenibilità;
  • personalizzare gli sforzi di capacity building per accogliere le esigenze di mercati e stakeholder distinti e diversi per natura;
  • dare più voce alle economie emergenti e in via di sviluppo nello sforzo globale di definizione degli standard di sostenibilità, in particolare per informare e influenzare le future divulgazioni di carattere sociale.

In conclusione, oggi più che mai è necessario che il cosiddetto “Global South”, che ospita l’85% della popolazione e oltre il 50% della biodiversità mondiale, venga maggiormente incluso nella progettazione di una baseline di riferimento globale per la rendicontazione della sostenibilità. “Ciò è particolarmente rilevante” – si legge nel Report “perché la prossima generazione di standard d’informativa in materia sociale inizia a prendere forma proprio adesso”.

Leggi e scarica il Report.