Ecosistemi collaborativi: connettere innovatori e risorse
- Il ruolo degli intermediari: soggetti che possano facilitare la connessione tra innovatori sociali, portatori di tecnologia e finanziatori offrendo risorse, mentorship, networking e modelli operativi/valutativi.
- Partenariati cross-settoriali: la combinazione di competenze, dati e risorse provenienti da settori diversi consente di affrontare problemi complessi con approcci integrati.
- Apprendimento continuo e condiviso: la creazione di cicli di feedback continui tra innovatori e organizzazioni industriali e finanziarie affermate, senza trascurare le Pubbliche Amministrazioni, consente di migliorare e adattare le soluzioni, accelerandone l’adozione.
- La volontà di perseguire uno stato di bene comune superiore (per ambiente e società) “mediando” , e se necessario anteponendolo, all’interesse personale dei singoli (individui ed organizzazioni).
Il potere dei dati per generare impatto
- Dati per l’assessment del problema: consentono di analizzare le cause profonde delle sfide, identificare le aree critiche e definire le priorità d’intervento.
- Dati per strutturare soluzioni: guidano la progettazione di soluzioni mirate e scalabili, aiutando a modellare scenari, prevedere impatti e ottimizzare risorse.
- Dati per misurare gli effetti: sono indispensabili per monitorare i risultati, valutare l’efficacia delle soluzioni e garantire un impatto misurabile e sostenibile.
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- Linee guida comuni e interoperabili che semplifichino l’utilizzo e promuovano standard aperti e riconosciuti.
- Soluzioni tecnologiche avanzate che favoriscano l’accesso e la condivisione, riducendo i rischi legati alla sicurezza e alla compliance.
- Un approccio etico e trasparente che salvaguardi tutti gli stakeholders potenzialmente coinvolti e getti le fondamenta per costruire fiducia e responsabilità.
- La ricerca in materia di modelli economici capaci di cogliere il valore “esteso” dei dati, sia per chi li raccoglie e li utilizza direttamente, sia per le pratiche di riuso e condivisione.
Sostenibilità e scalabilità: costruire una visione a lungo termine
- L’adozione di modelli modulari adattabili a diversi contesti e stadi di crescita e implementazione.
- Il coinvolgimento dei finanziatori incentivando pratiche di investimento che bilancino ritorni economici e impatto sociale.
- La condivisione dei risultati tesa a diffondere i successi e le buone pratiche per rafforzare la fiducia tra le parti e motivare nuovi attori a partecipare agli ecosistemi collaborativi.
L’esperienza di Impact Deal
- La creazione e l’attivazione di un Data Club con partner pubblici e privati che forniscono gratuitamente dati proprietari alle imprese accelerate.
- La presenza di partner di ecosistema e impatto per ampliare l’effetto rete dell’iniziativa su scala locale, nazionale ed internazionale.
- Un modello che combina formazione, mentorship strategica, accesso ai dati e opportunità di investimento.
Risorse utili per approfondire
Christian Racca
Dopo la laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni, nei primi anni lavorativi ha sviluppato competenze tecniche, in particolare riguardanti le reti di telecomunicazioni, lo streaming audio-video ed il cloud computing. Successivamente si è concentrato sull’accelerazione delle startup digitali, ha fatto da mentore a numerosi progetti sullo sviluppo del modello di business e sull’architettura tecnologica e ha stabilito solidi rapporti con l’ecosistema imprenditoriale locale. Dal 2012 al 2020, ha diretto BIG DIVE, un programma di formazione in Data Science, Data Visualization e Data Engineering rivolto a privati ed aziende. Attualmente è responsabile del programma di accelerazione Impact Deal e coordina vari progetti di innovazione (alcuni dei quali finanziati dall’Unione Europea) nell’ambito delle tecnologie civiche, della condivisione dei dati e dell’imprenditorialità digitale. Da oltre 10 anni è socio e membro attivo dell’Associazione Plug e co-fondatore dell’APS Print Club Torino.
Stefania Coni
Stefania Coni è Coordinatrice Attività Internazionali presso Fondazione CRT dal 2010, dove sviluppa e gestisce progetti e partnership internazionali ed europei su temi che vanno dall’innovazione sociale, all’imprenditoria d’impatto, ai finanziamenti europei. Grazie al suo ruolo partecipa attivamente alle principali reti della filantropia europea (Philea, Impact Europe) e collabora con organizzazioni internazionali come l’OCSE e l’ONU. Prima dell’attuale posizione, Stefania era nell’Area ricerca e studi di Fondazione CRT. Prima ancora è stata Coordinatrice dell’Osservatorio Culturale del Piemonte e Assistente di Ricerca presso il Dipartimento di Relazioni Culturali Europee e Internazionali di Fondazione Giovanni Agnelli.