Primo incontro dei Tavoli di Lavoro: soluzioni a impatto per un rilancio sostenibile dell’economia
Martedì 21 giugno si è tenuto il primo incontro dei Tavoli di Lavoro istituiti nell’ambito del progetto “Impact investing: trasformare la finanza per un cambiamento reale”, realizzato da Social Impact Agenda per l’Italia, con il contributo di Banca d’Italia.
Più di 70 gli esperti italiani coinvolti nelle sessioni di ricerca; 3 i Tavoli di Lavoro stabiliti e i rispettivi temi di discussione: Politiche Pubbliche di sviluppo e incentivi alla finanza a impatto; Modelli di business sostenibili e finanziabili; Standard e metodi di misurazione e rendicontazione dell’impatto.
Dopo i saluti di benvenuto, una breve introduzione, condotta dal segretario generale di SIA, Filippo Montesi, per condividere con tutti i partecipanti gli obiettivi del progetto: diffondere la cultura e le pratiche di impact investing nella Pubblica Amministrazione, nel settore finanziario e nell’impresa, per un rilancio dell’economia realmente sostenibile. Infine l’avvio dei tavoli.
Di quali argomenti si è parlato? Come si sono svolte le sessioni di ricerca?
Quali le idee in circolo? E quali le innovazioni?
Scopriamolo di seguito!
1° incontro – TdL su Standard e metodi di misurazione e rendicontazione dell’impatto
Questo tavolo di lavoro si propone di approfondire il tema della misurazione e della rendicontazione dell’impatto sociale, raccogliendo anche il parere e l’esperienza personale dei partecipanti. Punta quindi a comprendere i bisogni conoscitivi degli stakeholder italiani, identificare le principali difficoltà teoriche e operative incontrate e delineare le possibili soluzioni agibili. Durante il primo incontro il Tavolo ha trattato i seguenti temi:
La necessità di misurare il proprio impatto attraverso indicatori di outcome.
Alcune organizzazioni misurano il proprio “impatto” unicamente per mezzo di indicatori di output, a causa della maggiore difficoltà di utilizzare metriche di outcome, per le quali è spesso necessaria la costruzione e somministrazione di strumenti di raccolta ad hoc. Queste organizzazioni ipotizzano che la fruizione stessa di beni/servizi da parte dei beneficiari target determini in questi ultimi i cambiamenti positivi auspicati. Ma si tratta di un’ipotesi non verificabile, se non proprio tramite la misurazione dei relativi outcome.
Il trade off tra rilevanza e standardizzazione dei dati.
Il ricorso a metriche riconosciute, riconducibili a standard internazionali (es., IRIS+) produce i seguenti due effetti di segno opposto:
- da un lato, consente un’agevole comparabilità dei dati tra organizzazioni e nel tempo;
- dall’altro, rischia di ridurne la rilevanza, ovvero di non cogliere la peculiarità di ciascun progetto di cambiamento.
Solitamente, la standardizzazione è maggiormente richiesta da donatori e investitori, mentre la contestualizzazione dell’analisi è promossa dalle imprese sociali.
L’importanza di integrare la misurazione all’interno dei processi decisionali delle organizzazioni.
Stimare l’impatto può aiutare a conseguire tre obiettivi:
- misurare la performance organizzativa (valenza interna)
- misurare gli impatti della propria azione (valenza esterna)
- confrontare la propria performance (benchmarking).
Le organizzazioni possono trarre notevoli vantaggi dall’adozione di decisioni strategiche fondate sulla valutazione dell’impatto sociale.
Secondo un recente studio (Human Foundation, 2018), processi decisionali empiricamente fondati possono essere incentivati attraverso:
- una maggiore comprensione delle evidenze prodotte, per tutti gli stakeholder,
- un effettivo e ampio accesso agli strumenti, ai dati e ai risultati della valutazione,
- il potenziamento delle conoscenze tecniche in tema di misurazione d’impatto.
L’importanza del coinvolgimento degli stakeholder per rafforzare le strategie di impatto.
La misurazione dell’impatto implica la stima del valore generato da un complesso di attività nei confronti di una pluralità di stakeholder con natura diversa. Per questo motivo, l’attività di misurazione richiede il coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse rilevanti per rafforzare le strategie di impatto e facilitare la raccolta e l’interpretazione dei dati.
Infine, sono emersi i seguenti ulteriori temi proposti dai partecipanti stessi:
- L’attribuzione dell’impatto, soprattutto per chi ha prodotti di finanza con catene del valore più lunghe;
- La digitalizzazione del data management, specie per la condivisione dei dati di baseline;
- L’eventuale esistenza di un compromesso tra impatto ambientale e sociale;
- La misurazione e l’integrazione di indicatori di outcome in base al settore e allo strumento finanziario utilizzato.
Nel prossimo incontro, questo Tavolo di Lavoro sarà maggiormente operativo e si concentrerà sulle soluzioni tecniche esistenti rispetto ai temi trattati, cercando di rispondere anche agli aspetti specifici sollevati dai partecipanti.
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