Secondo incontro del Tavolo di Lavoro per individuare modelli di business sostenibili e finanziabili
Martedì 12 luglio si è tenuto il secondo incontro dei Tavoli di Lavoro istituiti nell’ambito del progetto “Impact investing: trasformare la finanza per un cambiamento reale”, realizzato da Social Impact Agenda per l’Italia, con il contributo di Banca d’Italia.
La partecipazione degli esperti italiani coinvolti nelle sessioni di ricerca si è mantenuta alta; i 3 Tavoli di Lavoro hanno proseguito le loro riflessioni sui tre rispettivi temi di discussione: Politiche Pubbliche di sviluppo e incentivi alla finanza a impatto; Modelli di business sostenibili e finanziabili; Standard e metodi di misurazione e rendicontazione dell’impatto.
Oggi Susanna Potenza, ricercatrice per SIA del Tavolo di Lavoro dedicato a Modelli di business sostenibili e finanziabili, ci racconta come è andato l’incontro e come sta procedendo l’avanzamento della ricerca:
“Il secondo incontro del Tavolo di Lavoro ci ha permesso di entrare maggiormente negli aspetti tecnici del tema, per comprendere le effettive possibilità di scalare modelli di business ad impatto.
Un numero significativo di partecipanti ha condiviso la propria esperienza, riportando una serie di casi di successo, ossia quei di modelli a impatto che sono riusciti, ognuno a modo suo, a funzionare. Dall’analisi di questa condivisione e dall’intersezione con i temi emersi dalla letteratura, possiamo riportare alcune primissime conclusioni che possono fungere da spunto di riflessione.
- L’individuazione chiara del tema sociale e/o del bisogno che il progetto intende risolvere è importantissima. Molti dei casi analizzati sottolineano la necessità di inserire il progetto imprenditoriale all’interno di un tema sociale particolarmente specifico e circoscritto, come variabile determinante per l’instaurarsi di un modello non soltanto sostenibile, ma anche duraturo nel tempo. La comunicazione di un obiettivo chiaro e ben definito, infatti, permette al progetto di focalizzare di più e meglio le soluzioni da adottare sia in termini di risorse da allocare, sia in termini di raccolta di capitali. Per approfondire l’argomento, il Tavolo di Lavoro ha affrontato per esempio il tema del social housing, portato a modello da alcuni partecipanti alla discussione.
- Il supporto del settore pubblico è un elemento fondamentale per lo sviluppo di un modello efficace di business a impatto. Tutti i casi studio trattati durante l’incontro hanno evidenziato l’importanza del rapporto tra pubblico e privato: la sinergia delle forze private con quelle pubbliche appare come assolutamente necessaria, soprattutto in alcuni campi (es. rigenerazione urbana). Il tipo di rapporto che può instaurarsi fra settore pubblico e privato può assumere varie forme. Sono due però i punti in particolare che fungono da catalizzatori: la creazione di partnership funzionale allo sviluppo congiunto (ex-ante); l’allocazione di garanzie a supporto degli enti finanziatori. Parlando di questo tema, non si può non citare il progetto del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha recentemente commissionato 20 studi di fattibilità sulla possibilità di instaurare modelli di business capaci di rispondere a sfide sociali urgenti.
- Ogni tipologia di progetto ha bisogno di un meccanismo di finanziamento ad-hoc, che possa adattarsi al meglio alle esigenze specifiche di ownership, missione, modello di business. Questo si è riscontrato in vari dei casi presentati: in un primo caso, per esempio, è stata fondamentale la ricerca di una perfetta sinergia con l’investitore; in un secondo, è stato importante trovare un meccanismo che adattasse le tempistiche dello strumento finanziario agli obiettivi di lungo periodo del progetto; in un terzo, infine, la missione sociale ha permesso lo sblocco di un certo tipo di capitale a costo ridotto, maggiormente sinergico ad un’area di mercato come quella trattata.
- L’impact investing è stato spesso lo strumento che ha permesso al modello di business di raggiungere il successo, identificando “di default” un’area a impatto. La definizione di un’area di attacco che sia ex-ante definita come area ad impatto aiuta non soltanto il fronte dell’offerta di capitali ad assicurarsi di allocare il capitale su problematiche sociali o ambientali urgenti, ma anche a costruire uno sviluppo ben pianificato del progetto.
Questi sono soltanto alcuni dei temi emersi in modo trasversale ai casi di studio affrontati, ma avremo modo nel prossimo Tavolo, così come nel report finale e nei prossimi articoli, di vedere l’evoluzione di questi primi ragionamenti e soprattutto di avere una maggiore visione d’insieme. A supporto di questo lavoro, organizzeremo degli incontri bilaterali con alcuni dei partecipanti al Tavolo, in particolare quelli citati che hanno proposto casi particolarmente rilevanti durante la discussione.
Il terzo ed ultimo Tavolo di Lavoro si svolgerà a settembre e avrà una prospettiva opposta agli incontri precedenti, cercando di rispondere alla seguente domanda: quali elementi sono senza dubbio di ostacolo all’instaurarsi di solidi modelli ad impatto?“
Susanna Potenza
Ricercatrice per SIA
Impact Investment Analyst – Oltre Impact