La Piattaforma sulla finanza sostenibile, organo consultivo della Commissione Europea, ha pubblicato un Report che propone due etichette di benchmark volontarie (benchmark di investimento per la transizione, con e senza esclusioni) per evidenziare il ruolo fondamentale che la tassonomia può svolgere nel dare forma ai benchmark climatici e ambientali nonché nella finanza di transizione.
Sebbene i benchmark proposti possano essere più adatti all’uso tematico e attualmente affrontino sfide in termini di dati, in particolare per quanto riguarda le spese in conto capitale verdi (CapEx) al di fuori dell’Europa, rimangono aperti ad approcci e modifiche alternativi. L’innovazione in questo settore è essenziale per incanalare efficacemente il capitale verso investimenti sostenibili e raggiungere la transizione verso un futuro “zero emission”, resiliente, circolare ed ecologicamente sostenibile.
I benchmark d’investimento per la transizione, con e senza esclusioni, sono ispirati al successo dei benchmark UE allineati a Parigi (PAB) e al successo nella crescita delle spese in conto capitale allineate alla tassonomia. Dal 2019, i benchmark allineati a Parigi e i benchmark di transizione climatica (CTB) sono stati determinanti nel guidare una transizione a basse emissioni di carbonio nei mercati finanziari. Guidando gli investimenti verso opzioni sostenibili dal punto di vista ambientale, i PAB aiutano a indirizzare le aziende verso un percorso di decarbonizzazione collettiva che si allinea con l’obiettivo dell’accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali. La proposta ITB in questo rapporto si basa sull’esperienza e sul successo delle etichette PAB/CTB e analizza ulteriormente come i benchmark possano incanalare i finanziamenti verso entità che investono nei loro sforzi di transizione.
Lo scopo del Rapporto è:
– mostrare come si potrebbe raggiungere un livello significativo di comparabilità delle metodologie di benchmark di allineamento delle spese in conto capitale basate sulla tassonomia, lasciando agli amministratori dei benchmark un importante livello di flessibilità nella progettazione della loro metodologia
– fornire agli investitori uno strumento appropriato per allineare la tassonomia alle loro strategie di investimento
– aumentare la trasparenza sull’impatto degli investitori, in particolare per quanto riguarda il cambiamento climatico e le spese in conto capitale sostenibili dal punto di vista ambientale richieste per la transizione energetica e disincentivare il greenwashing.
Con questo lavoro la Piattaforma mira a supportare lo sviluppo di strumenti innovativi che contribuiscano alla decarbonizzazione e all’ecologizzazione dei portafogli di investimento.
Fonte: Commissione europea, comunicato stampa del 19/12/2024